La storia di Brian May che ha chiamato la sua chitarra “Caminetto” é arcinota… Allora vi racconto quella di Roberto Fazari, che ha chiamato la sua Jacaranda “Comodino”.
Il legno principale con cui vengono fatte le JD è la Cedrella, quindi mi ero rifornito di un discreto stock di ottima qualità, e anche molto bello per via delle fiammature.Dopo aver realizzato un po’ di chitarre ci erano rimasti dei pezzi di scarto, perché non più appaiati o per qualche difetto estetico; si decide allora con Davide di tirare fuori ancora un altro strumento interamente composto da quegli avanzi.
La chitarra esce bene e il difetto maggiore é solo estetico, proprio su top, ma la nostra JD lo porta con orgoglio, come Cindy Crawford che anche col porro sul labbro resta pur sempre una bella gnocca. Ma la cosa non finisce qui siccome la nostra cenerentola, come nelle migliori favole, nasconde un segreto: quello di suonare meglio delle sue sorelle più eleganti!
Ecco che allora il nostro Faz mentre la prova in negozio prende una decisione avventata e, anche se tutto quel legno marrone e la grezza finitura a tampone la fanno assomigliare a un mobiletto, se la porta via e le dà una nuova casa e un nome. Comodino oggi canta e balla su grandi palchi e nelle aule della Rock Guitar Academy e periodicamente me la ritrovo in laboratorio per i setup sempre più malconcia per via delle plettrate. Propongo allora a Roberto una finitura gold; ma non l’oro prezioso delle Les Paul, ma bensì un oro sciocco e leggero, come quello della gondola di plastica -souvenir di Venezia- che mia nonna teneva, appunto, sul comodino.
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